Sabato 27 Luglio 2024

Ci vogliono rovinare anche le vacanze…

Il Sindacato Italiano Commercialisti, in merito alla nota diramata il 10 luglio 2017 dall’Agenzia delle Entrate ed avente ad oggetto la segnalazione delle irregolarità nell’attività di presentazione telematica delle dichiarazioni fiscali prestata dagli intermediari per l’anno 2013, ritiene doveroso osservare, in via preliminare, come la strada intrapresa dall’Amministrazione Finanziaria verso la predisposizione di canali di comunicazione preventiva e di collaborazione fra Fisco e Contribuenti sia sicuramente apprezzabile nell’ottica di agevolare l’attività di contrasto ai reati ed agli illeciti fiscali ed economico-finanziari. E’ altresì indubbio che bisognerà promuovere ed alimentare ulteriormente tale rapporto al fine di ottenere sempre più circostanziati e motivati risultati.

Ciò premesso, sarebbe però auspicabile un ampio coinvolgimento dei professionisti interessati (ad oggi, di fatto inesistente) già in fase di programmazione, sia legislativa che procedurale, degli adempimenti ritenuti utili alla causa. Se tale coinvolgimento ci fosse stato, infatti, il D.L. 193/2016 avrebbe avuto ben altro tenore. Lo stesso dicasi riguardo gli adempimenti legati alla programmazione dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate che vanno a coincidere con periodi già caldi per la nostra professione, pregiudicando irrimediabilmente l’attività professionale ed onerando, oltremodo, i Commercialisti.

Non ultimo quello, già citato, di cui alla nota del 10 luglio scorso ai sensi della quale gli intermediari saranno chiamati a verificare in un periodo assolutamente infelice, dal 24 luglio, eventuali segnalazioni di irregolarità nella trasmissione delle dichiarazioni fiscali al fine di fornire, entro 30 giorni, chiarimenti ed elementi relativi ai casi segnalati. Duole infatti constatare come, pur in apparente assenza di particolare urgenza, tale adempimento cada, ingiustificatamente, in un periodo già ricco di numerose scadenze, il che renderebbe oltremodo difficoltoso rispondere alle eventuali richieste nei tempi previsti, salvo dover pregiudicare le tanto sospirate vacanze di agosto.

Per questi motivi, in vista del 24 luglio, il Sindacato Italiano dei Commercialisti, nel ribadire la propria disponibilità ad alimentare una virtuosa collaborazione fra Commercialisti ed Amministrazione Finanziaria, chiede tuttavia che il Consiglio Nazionale possa farsi portavoce della nostra Categoria affinché la verifica delle irregolarità nell’attività di presentazione telematica delle dichiarazioni fiscali sia prorogata a partire dal mese di ottobre, ed affinché tale proroga costituisca la pietra angolare per un rinnovato rapporto con l'Amministrazione Finanziaria stessa, che possa avere quale naturale realizzazione la reintroduzione, a carico del bilancio dello Stato, del compenso per l’invio delle dichiarazioni (già abrogato nel 2012). In questa sede l’auspicio è altresì che tale compenso, qualora reintrodotto, venga stabilito in misura confacente all’attività prestata, motivo per cui andrebbe previsto in misura maggiore per quelle dichiarazioni trasmesse con il rilascio del visto di conformità, essendo quest’ultima un’attività di pubblico interesse il cui beneficio per l’Amministrazione Finanziaria non può essere oggetto di contestazione.

Sindacato Italiano Commercialisti
(il Comitato Direttivo in collaborazione con la delegazione degli iscritti al S.i.C. dell’O.d.c.e.c. di Pescara)


(aggiornamento del 13 luglio 2017)

P.S. Ad avvenuta pubblicazione dell'articolo ci è giunta notizia che l'Agenzia delle Entrate, con il "solito" comunicato stampa, ha fissato al prossimo 16 ottobre il termine per fornire un riscontro alle segnalazioni di irregolarità nella trasmissione delle dichiarazioni fiscali per l'anno d'imposta 2013. Ciò posto non si comprende l'urgenza di procedere all'invio di tali segnalazioni sin dal 24 luglio, così come si fa fatica a comprendere il nesso logico tra tale proroga ed il riferimento alla sospensione feriale dei termini (operante dal 1° agosto al 4 settembre). Una preventiva consultazione con i nostri organi istituzionali (i.e. CNDCEC), ovvero con un qualsiasi commercialista intermediario, avrebbe evitato l'ennesima "arrampicata sugli specchi". Si coglie l'occasione per far presente come ad oggi, tuttavia, non si abbia ancora notizia di un riscontro alla lettera, inviata il 30 giugno scorso dal nostro Presidente Miani al Ministro Padoan ed al Vice Ministro Casero, per chiedere un coordinamento dei termini per gli adempimenti fiscali in scadenza fino al mese di settembre 2017.






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